Twitch ha introdotto delle Linee Guida sui contenuti adatti agli inserzionisti per aiutare i creator a capire quale tipo di contenuto sia considerato “brand-friendly” (adatto alla pubblicità) sulla piattaforma. Si tratta di indicazioni complementari alle normali linee guida della community: anche se un contenuto non viola le regole di Twitch, potrebbe comunque non essere ideale per gli inserzionisti dal punto di vista dell’immagine del brand. In altre parole, Twitch vuole garantire che gli annunci pubblicitari compaiano accanto a contenuti appropriati, tutelando sia gli spettatori sia gli investitori pubblicitari. Queste linee guida spiegano come il tipo di contenuto trasmesso possa influenzare la presenza o meno di inserzioni pubblicitarie sul canale. Inoltre, le indicazioni invitano i creator a etichettare correttamente i propri stream con le apposite etichette di classificazione dei contenuti (Content Classification Labels, CCL) ogni volta che trattano temi maturi o delicati, in modo da avvisare il pubblico e permettere a Twitch di gestire meglio la monetizzazione.

In sostanza, le linee guida per contenuti adatti agli inserzionisti fungono da filtro di idoneità pubblicitaria: aiutano Twitch a determinare quali stream possono mostrare liberamente annunci e quali invece potrebbero avere pubblicità limitate o assenti a causa dei temi trattati. Ciò consente agli inserzionisti di scegliere consapevolmente dove far comparire i propri annunci, evitando di associarsi a contenuti troppo controversi o non in linea con i loro valori. Per i creator, conoscere e rispettare queste direttive è fondamentale per mantenere la monetizzazione del proprio canale e prevenire spiacevoli sorprese come la demonetizzazione improvvisa di uno stream.

Le linee guida Twitch identificano varie categorie di contenuti “sensibili” che, pur essendo consentite sulla piattaforma (se presentate nel rispetto delle regole della community), richiedono attenzione particolare per la monetizzazione. Tra queste categorie rientrano, ad esempio, videogiochi per adulti, tematiche sessuali, uso di droghe o alcol, violenza grafica, linguaggio volgare e gioco d’azzardo. Per ciascuna area, Twitch delinea che tipo di materiale può mantenere gli annunci attivi e quale invece potrebbe limitare o escludere la pubblicità.

Linguaggio e volgarità: contenuti ammessi includono un uso moderato di imprecazioni o termini colloquiali, espressioni volgari dette senza intento offensivo diretto (es. sporadici turpiloqui per enfatizzare una reazione emotiva). Contenuti non ammessi includono un linguaggio eccessivamente scurrile o aggressivo, con insulti mirati a individui o gruppi, epiteti offensivi o hate speech. Ad esempio, infarcire continuamente lo stream di parolacce pesanti o utilizzare termini dispregiativi verso minoranze è considerato non adatto alla pubblicità, poiché molti brand non vogliono essere associati a contenuti offensivi.

Violenza e scene cruente: contenuti ammessi includono violenza di fantasia o moderata, come quella presente in molti videogiochi M-rated (per adulti) o in film e serie TV, soprattutto se accompagnata dal giusto contesto e commento. Contenuti non ammessi includono violenza grafica estrema o reale, con immagini di sangue esplicite, torture, crudeltà verso persone o animali, oppure contenuti che esaltano o glorificano la violenza.

Contenuti per adulti e sessualità: contenuti ammessi includono argomenti a sfondo sessuale trattati in modo educativo o informativo oppure contenuti con leggera suggestione erotica ma senza nudità né atti sessuali espliciti. Contenuti non ammessi includono nudità, pornografia o atti sessuali espliciti, nonché contenuti fortemente sessualizzati anche senza nudità.

Droghe, alcol e altre sostanze: contenuti ammessi includono un consumo moderato e responsabile di alcol o tabacco in streaming. Contenuti non ammessi includono l’uso di droghe illegali in diretta, la promozione o glorificazione dell’abuso di sostanze, eccessi pericolosi o comportamenti poco salutari.

Gioco d’azzardo: contenuti ammessi includono sessioni di gioco d’azzardo responsabile su piattaforme consentite da Twitch. Contenuti non ammessi includono streaming focalizzati interamente sul gioco d’azzardo non regolamentato, su scommesse ad alto rischio o su promozione esplicita di siti di betting.

Tematiche controverse e sensibili: contenuti ammessi includono discussioni di attualità, politica o questioni sociali condotte in modo equilibrato. Contenuti non ammessi includono posizioni estremiste o ideologiche polarizzanti, disinformazione pericolosa, descrizioni cruente di tragedie senza avvertimento o qualsiasi contenuto scioccante o divisivo.

Va sottolineato che qualsiasi contenuto che viola le Norme della community di Twitch (es. incitamento all’odio, pornografia, istigazione alla violenza, attività illegali) è escluso sia dalla piattaforma sia dalla monetizzazione. Le categorie sopra descritte, invece, riguardano contenuti consentiti ma potenzialmente sgraditi agli inserzionisti, per i quali è necessaria cautela. Twitch richiede espressamente ai creator di applicare le etichette di classificazione appropriate a tali contenuti: uno streaming non etichettato correttamente potrebbe attirare inserzioni non adeguate e portare a segnalazioni o provvedimenti da parte della piattaforma. In caso di etichettatura mancante o errata, Twitch generalmente interviene applicando d’ufficio l’etichetta corretta e inviando un avviso al creator, senza punire immediatamente con sospensioni. Tuttavia, ignorare ripetutamente queste linee guida può portare a conseguenze più serie, dall’applicazione permanente di restrizioni sul canale fino alla sospensione temporanea dello stesso.

Comprendere ed aderire alle linee guida sui contenuti adatti agli inserzionisti ha implicazioni concrete per i creator di Twitch, in particolare su tre fronti: la monetizzazione attraverso la pubblicità, la visibilità del proprio canale e il rischio di demonetizzazione o altre sanzioni se si infrangono tali direttive.

Dal punto di vista della monetizzazione, il rispetto di queste linee guida è cruciale per mantenere un flusso di entrate pubblicitarie regolare. I contenuti che rientrano nelle categorie a rischio sopra descritte potrebbero avere meno inserzioni disponibili: molti inserzionisti optano per non mostrare i loro spot su stream con linguaggio eccessivo, violenza estrema, nudità o altri temi sensibili. Ciò significa che, anche senza una penalità formale, un canale che propone contenuti poco “brand-friendly” vedrà probabilmente un calo nel riempimento degli annunci e nei ricavi ad impression.

Sul fronte opposto, creare contenuti completamente conformi alle linee guida degli inserzionisti può portare benefici monetari: con un profilo “brand-safe”, il canale attira un maggior numero di advertiser disponibili a fare bidding sugli spazi pubblicitari, migliorando il fill rate e spesso anche il CPM (cost per mille) medio delle pubblicità servite.

Un aspetto spesso trascurato è l’impatto sulla visibilità e sulla crescita del canale. Pur non essendo direttamente legato all’algoritmo, il tipo di contenuti influisce sulla reputazione e sulle opportunità offerte al creator. I canali considerati “brand-friendly” hanno maggiori chance di essere promossi da Twitch stesso in contesti ufficiali. Al contrario, se un canale è noto per contenuti al limite, Twitch potrebbe esitare a metterlo in vetrina. Inoltre, una classificazione “Mature” costante sul canale crea una barriera d’ingresso per parte del pubblico: gli spettatori devono confermare la volontà di vedere contenuti maturi, e questo filtro potrebbe ridurre leggermente il bacino di nuovi utenti.

Il rischio di demonetizzazione è forse la preoccupazione più immediata per i creator. In casi estremi, Twitch può decidere di disattivare la possibilità di mandare annunci pubblicitari su un canale che rappresenti un rischio serio per i brand. Questo può avvenire temporaneamente o durare più a lungo finché il creator non adotta cambiamenti. Un esempio eclatante fu il cosiddetto “hot tub meta” del 2021: alcuni streamer trasmettevano in costume da bagno in contesti non convenzionali, sollevando polemiche. In quel frangente Twitch sospese la pubblicità su alcuni canali senza preavviso, a seguito di segnalazioni e richieste degli inserzionisti. Successivamente la piattaforma ammise l’errore di non aver avvisato in anticipo i creator e corse ai ripari: venne creata una categoria ad hoc (“Pools, Hot Tubs, and Beaches”) in modo da separare quel genere di live e permettere ai brand di escludere facilmente i propri annunci da esse. Questo caso dimostra che Twitch, pur difendendo la libertà creativa, dà priorità alla sicurezza dei brand: se un certo trend viene mal visto dagli sponsor, la piattaforma interviene per proteggere gli accordi pubblicitari. Per gli streamer coinvolti, però, le conseguenze sulla monetizzazione furono tangibili.

In generale, un creator che ignori deliberatamente le linee guida sugli contenuti adatti agli inserzionisti rischia di danneggiare la propria carriera sulla piattaforma. Al contrario, seguire le direttive e mantenere il canale “pulito” dal punto di vista brand-safe costruisce un rapporto di fiducia con la piattaforma e con gli inserzionisti. Vale la pena notare che, qualora un creator subisca una sospensione per violazioni e perda temporaneamente l’accesso alla monetizzazione, Twitch offre un processo di ricorso. Tuttavia, prevenire è meglio che curare: è decisamente preferibile evitare di arrivare al punto di dover fare ricorso, adottando sin dall’inizio comportamenti conformi alle linee guida per non incorrere in sospensioni o demonetizzazioni.

Una delle sfide per i creator è trovare un equilibrio tra l’espressività personale e le esigenze di brand safety richieste dalla piattaforma e dagli inserzionisti. Alcuni suggerimenti pratici includono: conoscere le regole e pianificare di conseguenza; etichettare sempre i contenuti sensibili; moderare linguaggio e toni senza snaturarsi; mantenere il coinvolgimento senza espedienti controversi; interagire con la community in modo trasparente; diversificare le fonti di guadagno; rimanere aggiornati e flessibili.

Le linee guida di Twitch sui contenuti adatti agli inserzionisti rappresentano oggi un elemento imprescindibile per chiunque voglia fare dello streaming non solo una passione, ma anche una professione sostenibile. Seguendole, i creator possono proteggere le proprie entrate e la longevità del canale, evitando di incorrere in penalizzazioni o di trovarsi improvvisamente senza sponsor. Questo non significa rinunciare alla creatività o omologarsi completamente: con consapevolezza e astuzia è possibile creare contenuti coinvolgenti e originali rimanendo nei parametri brand-friendly.

Fonti:

CoachingFiuryy

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