1. Il contesto del ritorno di Verdansk

Il celebre scenario di Verdansk sta per fare il suo atteso ritorno su Call of Duty: Warzone, ma in contesti diversi a seconda della piattaforma. Su mobile, Verdansk sarà disponibile con il lancio di Call of Duty: Warzone Mobile il 21 marzo 2024​. La versione mobile includerà fin da subito la mappa Verdansk (insieme a Rebirth Island) come terreno di battaglia, portando l’esperienza classica di Warzone sugli smartphone. Su PC e console, invece, Verdansk tornerà più avanti: Activision ha confermato che la mappa verrà reintrodotta in Warzone (nell’ambito dell’integrazione con Black Ops 6) all’inizio della Stagione 3 del 2025, precisamente il 3 aprile 2025​. Questa data è stata annunciata ufficialmente in concomitanza con il quinto anniversario di Warzone e segnerà il grande ritorno di Verdansk nel gioco principale. In sintesi, i giocatori mobile potranno tuffarsi su Verdansk già dal 2024, mentre gli utenti PC/console dovranno attendere la primavera 2025 per rivedere la mappa sulle proprie piattaforme.

2. Panoramica storica della mappa Verdansk


Verdansk è la mappa che ha dato il via all’era di Warzone nel marzo 2020, ambientata in una città fittizia dell’Europa orientale con un mix di aree urbane, industriali e rurali. Per chi non l’avesse mai esplorata: presentava punti d’interesse iconici come il centro di Downtown con i suoi alti edifici, l’enorme Stadium, l’Aeroporto Internazionale semi-distrutto, la base militare presso la Dam (diga) a nord, la zona agricola di Farmland, la cava Quarry e molte altre location minori (ad esempio Storage Town, Lumber, Port ecc.)​. Questa varietà di ambientazioni contribuì a rendere Verdansk una mappa molto apprezzata: c’erano spazi aperti per combattimenti a lungo raggio, dense zone urbane per scontri ravvicinati e strutture per ogni stile di gioco.

La popolarità di Verdansk è direttamente legata al successo iniziale di Warzone. Lanciato come battle royale free-to-play durante la primavera 2020, Warzone raggiunse rapidamente numeri impressionanti – oltre 125 milioni di giocatori si unirono al campo di battaglia nei primi anni​, complice anche il periodo di lockdown che teneva tutti a casa. Verdansk fu il palcoscenico di questo boom: le “drop zone” (punti di atterraggio) e le tattiche sviluppate su questa mappa generarono un’enorme coinvolgimento nella community, trasformando Warzone in un fenomeno globale. In seguito, con l’avvento dei nuovi capitoli di Call of Duty, Verdansk venne sostituita: prima da una versione anni ’80 (Verdansk ’84) legata a Black Ops Cold War nel 2021, e poi rimossa completamente a favore della mappa tropicale Caldera introdotta con Vanguard verso la fine del 2021​. Da allora Verdansk non è più stata giocabile su PC/console, il che ha reso la sua assenza molto sentita dagli appassionati.

Proprio il forte legame affettivo dei giocatori con Verdansk è uno dei motivi che rendono il suo ritorno così atteso. Per molti fan Warzone “ha raggiunto il picco con Verdansk” e nessun’altra mappa successiva è riuscita a eguagliarne il carisma o la popolarità​. Basti pensare che sin dalla sua rimozione, ogni nuovo update vedeva comparire richieste nostalgiche di riportare indietro la mappa originale. Verdansk ha avuto anche un ruolo chiave nel definire l’identità iniziale di Warzone: dalle memorabili battaglie al Superstore ai combattimenti sul tetto dell’Airport o alle fughe rocambolesche attraverso i vicoli di Downtown, questa mappa ha creato momenti entrati nella storia del gioco. Il suo ritorno, dunque, non è solo un’aggiunta di contenuto, ma un vero e proprio richiamo alle origini di Warzone e al periodo del suo maggiore splendore.

3. Armi iconiche e novità nel ritorno di Verdansk

Con il ritorno di Verdansk, i giocatori si chiedono quali armi saranno disponibili sul campo: rivedremo l’arsenale classico di Warzone 2020 o troveremo un mix con equipaggiamenti più recenti? Al momento, Activision non ha ancora pubblicato una lista ufficiale delle armi, ma ha lasciato intendere che ci saranno sia elementi familiari sia novità. Nel comunicato sul ritorno della mappa si parla infatti di “il terreno familiare che i giocatori hanno amato, insieme a nuovi aggiornamenti da esplorare”, suggerendo che accanto alle zone celebri potremmo trovare armi o gadget aggiuntivi inediti​

Sul fronte armi classiche, ci sono già indizi e rumor che fanno ben sperare i nostalgici. Il trailer di annuncio di Verdansk 2025, ad esempio, ha mostrato la presenza del fucile di precisione HDR, uno dei fucili più iconici del Verdansk originale: nel video si vede infatti l’operatrice Domino imbracciare proprio un HDR, chiaro omaggio all’arma meta dei tempi di Modern Warfare 2019​. Secondo varie leak della community considerati affidabili, altre armi leggendarie dell’era Verdansk potrebbero tornare nel loot di Warzone insieme alla mappa. In particolare, si vocifera il Grau 5.56 (il fucile d’assalto a zero rinculo che dominò il meta a metà 2020), il CR-56 AMAX e il Kilo 141 (altri due AR amatissimi all’epoca), oltre naturalmente all’HDR già citato​. Questi quattro erano tra i pezzi forti del Warzone originale e il loro ritorno farebbe sicuramente piacere ai veterani.

Oltre a queste armi confermate o suggerite dai teaser, è lecito attendersi che tutte le armi attualmente disponibili in Warzone (quelle integrate dai titoli più recenti, come Modern Warfare II, MWIII e Black Ops 6) saranno utilizzabili anche su Verdansk. Dunque il pool bellico sarà molto più ampio rispetto al 2020, combinando il vecchio e il nuovo. È probabile che vedremo fucili e mitragliette introdotti nelle ultime stagioni affiancare i classici di Modern Warfare 2019. Inoltre, l’arrivo della Stagione 3 porterà con sé le sue nuove armi stagionali, come avviene ad ogni season, che andranno ad aggiungersi all’arsenale proprio in concomitanza con Verdansk. Alcuni nomi in codice di nuove armi (come “Kent”, “Gilroy”, “Hugo” etc.) sono stati scovati nei dati di gioco​, alimentando speculazioni su ulteriori bocche da fuoco in arrivo. In sintesi, ci si può aspettare un mix tra armi nostalgiche ripescate dal Warzone originale – per far rivivere le loadout preferite di un tempo – e armi inedite introdotte per rinfrescare il gameplay. I fan sperano ad esempio di poter rimettere le mani su classici come il fucile d’assalto Grau o la mitragliatrice leggera Bruen Mk9 in versioni bilanciate per il nuovo Warzone​ e al contempo sono curiosi di provare equipaggiamenti mai visti prima su questa mappa. Il bilanciamento tra familiarità e innovazione sul fronte armamenti sarà cruciale per il successo di Verdansk al suo ritorno.

4. Nuove modalità, gameplay ed eventi legati a Verdansk

Il ritorno di Verdansk non si limiterà solo alla modalità battle royale tradizionale: ci sono aggiornamenti e modalità di gioco parallele da tenere d’occhio, specialmente con l’arrivo su piattaforme diverse. Su Warzone Mobile, ad esempio, Verdansk fa parte di un pacchetto di contenuti più ampio. La versione mobile di Warzone offre non solo il battle royale classico su Verdansk (fino a 120 giocatori), ma anche la mappa più piccola Rebirth Island per partite più rapide (fino a 48 giocatori), e perfino modalità multiplayer 6v6 classiche su mappe come Shipment e Shoot House​. Questo significa che su mobile i giocatori potranno alternare le intense battle royale a Verdansk con deathmatch e altre modalità PvP tradizionali, il tutto con progressione condivisa con le versioni PC/console. È un approccio “omnivoro” che mira a unire la community di Call of Duty: ad esempio, puoi livellare le armi giocando Team Deathmatch su mobile e poi usare quelle armi potenziate in Warzone su Verdansk, grazie al cross-progression. Warzone Mobile insomma arricchisce l’esperienza di Verdansk con modalità aggiuntive non presenti ai tempi originali su PC/console.

Su PC e console, Warzone con Verdansk 2025 sarà focalizzato principalmente sul battle royale standard (solo, duo, trio, quartetti). Activision non ha ancora dettagliato se introdurrà modalità alternative specifiche per Verdansk al lancio, ma possiamo fare alcune considerazioni. In passato, Verdansk ha ospitato diversi eventi a tempo memorabili, come la modalità a tema zombie durante l’evento di Halloween 2020 (The Haunting of Verdansk) o l’evento narrativo della distruzione nucleare della mappa nel 2021. È possibile che il ritorno di Verdansk sia accompagnato da qualche evento speciale o playlist celebrativa. Ad esempio, potrebbe esserci un evento 5° anniversario di Warzone con sfide dedicate sulla mappa, oppure playlist in stile “classic” senza i nuovi gadget per rievocare il gameplay originario. Al momento sono solo ipotesi, ma vale la pena notare che Activision sta trattando Verdansk come il fulcro dei festeggiamenti per l’anniversario di Warzone​, quindi qualche sorpresa a tema nostalgia potrebbe attendere i giocatori (magari ricompense estetiche ispirate al 2020, come skin classiche di operatori o progetti di armi OG).

Un indizio interessante: all’interno di Warzone attuale è comparso un countdown legato a Verdansk e cliccandoci si avvia un’animazione panoramica sui luoghi simbolo della mappa (Dam, Downtown, Stadium ecc.), conferma dell’evento imminente​. Inoltre, Activision ha persino creato un tool social che permette ai veterani di recuperare e condividere le proprie vecchie statistiche di Verdansk (numero di vittorie, uccisioni, ecc.) in vista del ritorno della mappa, un chiaro richiamo nostalgico per riattivare la community storica. Tutti questi segnali indicano che il rilancio di Verdansk sarà accompagnato da una forte spinta comunitaria.

Sul fronte gameplay, Warzone è cambiato parecchio dal 2020 a oggi, quindi Verdansk tornerà in un contesto di meccaniche evolute. Ad esempio, il sistema di loot e di gestione dell’equipaggiamento in Warzone 2.0 è diverso da quello originale (cambi nell’interfaccia zaini, modo in cui si trovano armi a terra, ecc.), così come il sistema dei perk e dei loadout ha subito revisioni nel tempo. Ci saranno anche tutte le funzionalità moderne che nel 2020 non esistevano: ad esempio, in Warzone attuale abbiamo veicoli anfibi (introdotti con le mappe del Pacifico), contratti nuovi come i sabotaggi, stazioni di acquisto con droni avanzati, e così via. Bisognerà vedere come Verdansk integrerà queste feature – è probabile che la mappa venga aggiornata per supportarle, pur mantenendo intatta la propria struttura. È possibile che vengano aggiunti ad esempio i Ascensori/zipline esterni su alcuni edifici di Downtown (funzionalità che Verdansk ’84 aveva introdotto in parte) per sfruttare le meccaniche di movimento verticali ora presenti in Warzone. Oppure, potrebbero comparire i Palloni di redeploy (introdotti in Caldera) in zone opportune di Verdansk per consentire spostamenti rapidi. Anche se non abbiamo conferme su questi punti specifici, è certo che Verdansk 2025 non sarà una copia “statica” del 2020: beneficerà di tutte le migliorie di gameplay accumulate in anni di Warzone.

Infine, vale la pena inquadrare il ritorno di Verdansk in una tendenza più ampia nel genere battle royale: recentemente Fortnite ha reintrodotto la sua mappa originale “Chapter 1” scatenando un record di 44,7 milioni di giocatori in 24 ore, e l’ha poi resa permanente visto il successo; anche PUBG ha riportato in auge la storica mappa Erangel. Activision sembra voler seguire questa scia di nostalgia, sperando di risollevare l’interesse dei giocatori di Warzone proprio come Epic Games e PUBG Corp hanno fatto con i loro titoli. Se l’operazione riuscirà, Verdansk potrebbe diventare una presenza fissa o comunque ricorrente in Warzone, magari alternandosi con le mappe più recenti per offrire rotazione e varietà ai giocatori. In caso contrario (ma gli sviluppatori si augurano il contrario), sarebbe un segnale importante sullo stato del gioco. In ogni caso, l’evento del ritorno di Verdansk è uno dei più importanti nella storia di Warzone e indica quanto la mappa originale sia rimasta nel cuore della community, al punto da meritare una seconda occasione sotto i riflettori.

5. Differenze tra la Verdansk originale e la nuova versione

Una domanda chiave per chi ha memoria della Verdansk originale: quanto sarà diversa la Verdansk 2025? Dalle informazioni emerse finora, sembra che gli sviluppatori abbiano scelto di mantenere la mappa il più fedele possibile alla versione classica, apportando però alcuni miglioramenti tecnici e piccoli aggiustamenti per adattarla al gioco odierno. Activision stessa ha dichiarato che Verdansk è stata “ricostruita da zero” con le tecnologie attuali, per essere visivamente e tecnicamente migliore che mai ma restando “fedele” al design del 2020 che ha cambiato il genere battle royale​. In pratica, aspettatevi una Verdansk che a colpo d’occhio vi sembrerà la stessa mappa di un tempo, ma più dettagliata, più bella da vedere e con qualche sorpresa qua e là.

Le differenze grafiche e ambientali saranno probabilmente la prima cosa che salta all’occhio. Il team di sviluppo (Beenox in primis, insieme a Raven e High Moon) ha implementato il nuovo motore grafico e sistemi di illuminazione avanzati per rendere Verdansk più realistica. Ad esempio, la mappa beneficerà di un’illuminazione globale migliorata, con un nuovo skybox ad alta risoluzione, ombre e luci più naturali e transizioni più graduali tra ambienti interni ed esterni​. Zone che in passato erano buie e difficili da vedere (ricordiamo tutti gli angoli bui dove operatori con skin scura come Roze diventavano invisibili) ora saranno meglio illuminate​, rendendo il gameplay più leggibile. Sono stati aggiunti anche piccoli dettagli al terreno, come erba alta, fango e pozzanghere che reagiscono dinamicamente alla luce​, dando un tocco di realismo in più alle zone boschive e campi aperti. Nel complesso, Verdansk 2025 avrà un aspetto più definito e pulito, sfruttando la potenza delle console attuali e dei PC moderni rispetto al 2020. Se avete giocato solo alla vecchia Verdansk su PS4/Xbox One, noterete senz’altro la differenza in termini di texture, effetti e fluidità.

Per quanto riguarda la geografia e le strutture della mappa, le anticipazioni indicano che poche cose sono cambiate significativamente. Verdansk tornerà con la stessa disposizione dei quartieri e dei punti d’interesse del marzo 2020, salvo alcune eccezioni minori. Secondo un leaker affidabile, la nuova versione sarà “praticamente la Verdansk originale di marzo 2020” con alcune specifiche già note: l’interno della Train Station (Stazione ferroviaria) tornerà ad essere chiusa come lo era un tempo, Stadium avrà il tetto chiuso ma con interni accessibili, e tornerà a circolare il treno merci intorno alla mappa, mentre non sarà presente il sistema di metropolitana sotterranea aggiunto in seguito nel 2020​. Questo significa ad esempio che lo stadio non sarà la versione in costruzione del 1984 né quello distrutto: sarà lo Stadio originale intatto esternamente, però con la possibilità di entrarci dentro (probabilmente tramite ingressi a terra, dato che il tetto resterà integro e non spalancato come dopo l’esplosione della Stagione 5 del 2020). La Stazione ferroviaria invece tornerà ad essere un enorme edificio vuoto all’interno (nel 2020 originale non aveva aree interne esplorabili), eliminando quei combattimenti nelle hall che invece Verdansk ’84 aveva introdotto. Il fatto che torni il treno suggerisce che rivedremo il convoglio corazzato che gira continuamente tra Quarry, Station e Promenade, un elemento dinamico apprezzato in Warzone. L’assenza della metro veloce indica che non potremo utilizzare quel sistema di viaggio istantaneo sotterraneo che apparve a fine 2020 – probabilmente per mantenere il gameplay più fedele all’originale “paracadute e veicoli” senza teleport.

Al di fuori di queste modifiche, la mappa dovrebbe ricalcare i vecchi ricordi: Dam tornerà ad essere la diga massiccia e non la versione crollata (come accadeva nell’evento della nuke), Downtown avrà ancora i suoi grattacieli familiari nello skyline, il Airport rimarrà con l’aereo distrutto a metà pista e la torre di controllo bruciata, Superstore sarà di nuovo saccheggiabile come una volta, e così via. Insomma, la “forma” di Verdansk non subirà stravolgimenti – non aspettatevi nuove grandi aree completamente originali aggiunte (almeno stando a quanto sappiamo). Piuttosto, molte delle differenze saranno “sotto il cofano”: la tecnologia migliora, il motore di gioco diverso, e come vedremo tra poco, anche il sistema di movimento dei personaggi è cambiato, il che influenzerà il feeling di gameplay su Verdansk pur senza cambiare la mappa in sé.

In definitiva, Verdansk 2025 sarà una sorta di viaggio nel tempo modernizzato: ritroveremo la mappa che “ha iniziato tutto” con Warzone, ricostruita con una grafica attuale e piccoli ritocchi intelligenti, ma il layout generale e l’esperienza di navigazione del mondo di gioco dovrebbero risultare subito familiari ai veterani​. Questo equilibrio tra nostalgia e aggiornamento è intenzionale: Activision vuole che i giocatori provino le stesse sensazioni del 2020 appena atterrano a Verdansk – riconoscendo ogni collina e ogni edificio – ma senza che la mappa appaia datata o tecnicamente inferiore agli standard odierni. Sarà interessante vedere come queste differenze (o mancate differenze) impatteranno sul gameplay e sull’opinione dei fan: ad esempio, i luoghi che un tempo erano molto combattuti torneranno ad esserlo? Le strategie originali funzioneranno ancora nello stesso modo con le nuove meccaniche? Queste domande rendono il ritorno di Verdansk ancora più intrigante.

6. L’impatto dell’Omnimovement sull’esperienza di gioco a Verdansk

Una delle novità più importanti introdotte nel Call of Duty recente (in particolare con Black Ops 6) è il sistema di movimento chiamato Omnimovement, e avrà un impatto significativo su come si giocherà Verdansk nel 2025. Ma di cosa si tratta esattamente? Omnimovement è una meccanica che permette al giocatore di muoversi liberamente in ogni direzione durante scatti, scivolate e tuffi, superando i vincoli dei precedenti titoli​. In pratica, mentre nei Warzone del passato per scattare lateralmente o all’indietro bisognava ruotare il personaggio (rendendo di fatto impossibile sprintare se non in avanti), con Omnimovement si può sprintare in diagonale o all’indietro mantenendo lo sguardo sul nemico, oppure eseguire una scivolata laterale improvvisa. Si tratta di una libertà di movimento a 360 gradi che rende l’azione molto più fluida e imprevedibile. Immaginate di poter scattare di lato fuori da una copertura sparando, o di tuffarvi all’indietro da una finestra continuando a tenere sotto tiro gli avversari: manovre del genere ora sono possibili grazie a Omnimovement, mentre su Verdansk originale non lo erano.

L’introduzione di Omnimovement deriva dal gameplay base di Warzone/Black Ops 6 e dunque Verdansk 2025 ne beneficerà appieno​. In termini pratici, come cambia l’esperienza su Verdansk? Ci sono diversi effetti da considerare. Da un lato, i giocatori avranno molti più strumenti per evitare il fuoco nemico: poter scattare e spostarsi velocemente in qualsiasi direzione significa ad esempio poter schivare proiettili con movimenti laterali fulminei, o zigzagare mentre si corre in campo aperto rendendosi un bersaglio difficile​. Questo potrebbe mitigare alcune situazioni frustranti del passato (come attraversare una strada larga sotto tiro di un cecchino appostato: ora si potranno fare movimenti evasivi più efficaci). Dall’altro lato però, anche colpire i nemici in movimento diventa più impegnativo: se il vostro avversario può scartare di lato all’ultimo mentre spara, dovrete affinare la mira e la predittività dei colpi. Insomma, Omnimovement aumenta il skill gap nel movimento – i player abili potranno compiere azioni spettacolari per outplayare gli avversari, sfruttando angoli e spostamenti imprevedibili.

Un esempio concreto dell’effetto Omnimovement è visibile quando il personaggio è prono (sdraiato a terra): nei vecchi CoD girarsi di 180 gradi da proni era lento e goffo, ora invece l’operatore può rotolare supino mantenendo l’arma pronta a far fuoco​. Ciò significa che su Verdansk si potranno difendere meglio posizioni prone (pensate ai tetti o ai campi aperti: un cecchino sdraiato potrà rotolare per cambiare lato di copertura senza alzarsi, sparando subito). In generale, l’Omnimovement renderà il gameplay su Verdansk più veloce e dinamico rispetto al 2020. Mappe ampie come Verdansk premiano da sempre il movimento e il riposizionamento tattico; con le nuove meccaniche, i team potranno riposizionarsi ancora più rapidamente e con movimenti meno prevedibili. Aspettatevi scontri a fuoco più frenetici: ad esempio, nelle celebri fight intorno al Gulag (Prigione di Zordaya) o all’interno di Buildings a più piani a Downtown, i giocatori potranno entrare e uscire dalla copertura con scatti laterali, o buttarsi dalle finestre in rincorsa senza esitare, rendendo gli ingaggi più imprevedibili.

Bisogna anche considerare l’impatto sulle vecchie strategie. Alcune tattiche che funzionavano in Verdansk 2020 potrebbero essere meno efficaci contro avversari dotati di maggiore mobilità. Prendiamo il caso di tenere un angolo strettissimo in attesa (camping): prima potevi contare che se il nemico decideva di pushare avrebbe dovuto esporsi in modo abbastanza lineare; ora potrebbe sbucare con un salto laterale o uno slide in diagonale, complicando la difesa statica. Di converso, chi ricorda la pratica dello slide cancel (annullare la scivolata per muoversi più velocemente) che dominava il meta di movimento nel Warzone originale, troverà che il nuovo sistema ha meccaniche diverse e dovrà adattare il proprio stile.

In sintesi, l’Omnimovement influirà sull’esperienza di gioco su Verdansk rendendola più moderna e frenetica. Verdansk 2025 non sarà esattamente quella del 2020 in termini di ritmo: la mappa è la stessa, ma i soldati si muovono in modo diverso. Questo potrebbe dare a Verdansk quasi una “seconda vita”, offrendo situazioni inedite anche su terreni ben noti. Gli sviluppatori stessi riconoscono che, integrando Verdansk nel Warzone odierno con le meccaniche di Black Ops 6, il feeling potrebbe risultare “molto diverso da come era originariamente”

techradar.com. Sarà affascinante vedere la community ri-imparare Verdansk alla luce dell’Omnimovement: luoghi come la scala a spirale della Torre dell’aeroporto o i corridoi stretti di Vacant potrebbero essere affrontati con approcci nuovi grazie alle possibilità di movimento omnidirezionale. Per i giocatori sarà un mix di nostalgia e scoperta: tornare a Verdansk ma con un equipaggiamento e una agilità mai avuti prima. Questa combinazione di vecchio e nuovo – la mappa classica e il gameplay evoluto – è forse l’elemento più caratteristico del ritorno di Verdansk e potrebbe dare a Warzone quella ventata di aria fresca che Activision spera, bilanciando ricordi e innovazione in un unico, epico teatro di battaglia.

Fonti:

callofduty.com techradar.comblog.igv.cominsider-gaming.com​ ​gamespot.comsportskeeda.comtechradar.comign.com​​ pcgamesn.com

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