In una sentenza storica, Activision ha ottenuto un giudizio predefinito nella sua causa contro EngineOwning, un noto fornitore di cheat per giochi online, tra cui la celebre serie Call of Duty. La corte ha stabilito che EngineOwning deve pagare ad Activision un totale di 14,45 milioni di dollari in danni e 292.900 dollari in spese legali. Inoltre, il dominio del sito web di EngineOwning deve essere trasferito ad Activision​ (Eurogamer.net)​​ (The Loadout)​​ (pcgamer)​.

EngineOwning, un’azienda con sede in Germania, è stata accusata di sviluppare e distribuire cheat software che fornivano ai giocatori vantaggi competitivi sleali in vari giochi multiplayer online. Questi cheat includevano aimbots, wallhacks, triggerbots e altri strumenti che permettevano di vedere attraverso i muri e mirare automaticamente ai nemici. Questi strumenti erano venduti attraverso abbonamenti che andavano da €4,49 per tre giorni a €139,99 per 90 giorni​ (GamesIndustry.biz)​.

La sentenza della corte ha riconosciuto i danni significativi causati da EngineOwning alla reputazione e alle entrate di Activision. La diffusione di questi cheat ha portato a una perdita sostanziale di giocatori e a un aumento delle risorse necessarie per combattere il cheating​ (The Loadout)​​ (GamesIndustry.biz)​.

Activision ha citato in giudizio EngineOwning negli Stati Uniti, nonostante l’azienda fosse basata in Germania. Questo ha sollevato alcune controversie legali, con i difensori che sostenevano che il caso avrebbe dovuto essere giudicato in Germania, dove sono già in corso altre azioni legali contro alcuni degli stessi imputati. Tuttavia, il giudice ha deciso a favore di Activision, consentendo alla causa di procedere negli Stati Uniti​ (TorrentFreak)​.

Questa sentenza rappresenta un duro colpo per l’industria dei cheat e un segnale forte per altre aziende che operano in questo settore. Activision ha dimostrato un impegno deciso nel proteggere i suoi giochi e i suoi giocatori, un impegno che include anche l’implementazione di sistemi anti-cheat avanzati come il Ricochet, introdotto alla fine dello scorso anno​ (pcgamer)​.

Inoltre, la decisione di trasferire il dominio di EngineOwning ad Activision potrebbe ostacolare significativamente le operazioni future del fornitore di cheat, rendendo più difficile per loro continuare a vendere i loro prodotti illegali​ (Eurogamer.net)​.

La comunità di Call of Duty ha accolto positivamente la notizia della sentenza. Molti giocatori hanno espresso la loro frustrazione per i cheat e l’impatto negativo che hanno avuto sulla loro esperienza di gioco. “Finalmente una vittoria per i giocatori onesti”, ha commentato un utente su un forum dedicato al gioco. “Spero che questo serva da monito per altri fornitori di cheat”​ (GamesIndustry.biz)​.

Anche gli esperti legali hanno sottolineato l’importanza di questa sentenza. “Questo caso stabilisce un precedente importante”, ha dichiarato un avvocato specializzato in proprietà intellettuale. “Le aziende che sviluppano e vendono cheat devono ora affrontare la reale possibilità di gravi conseguenze legali”​ (The Loadout)​.

La vittoria legale di Activision contro EngineOwning rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro l’uso di cheat nei videogiochi. La pesante multa e il trasferimento del dominio del sito web servono come deterrente per altri fornitori di cheat, rafforzando al contempo l’impegno di Activision nel garantire un ambiente di gioco equo e piacevole per tutti i suoi utenti.

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