Quante volte avete sentito da vostri amici conoscenti e genitori affermare che i videogiochi hanno conseguenze dannose sul cervello di chi li utilizza? Tuttavia, spesso si tratta di discorsi basati su credenze erronee e completamente staccati dal contesto reale!

I videogiochi sono stati accusati di innescare comportamenti violenti tra i giovani e addirittura di causare dipendenza simile a quella da sostanze stupefacenti. Spesso si associa erroneamente il semplice atto di giocare ai videogiochi con presunte ludopatie, ma in realtà si tratta di questioni completamente diverse.

In realtà, è stato dimostrato che l’uso dei videogiochi non solo stimola e migliora le abilità cognitive, ma ha anche impatti positivi su altri aspetti, come l’apprendimento e lo sviluppo dell’intelligenza emotiva.

A supporto di questa teoria, è stato condotto uno studio dell’Università di Oxford ha coinvolto 40.000 giocatori e confutato il mito che il tempo speso a giocare influisca negativamente sul benessere mentale dei giovani. I risultati rivelano che non è tanto la quantità di tempo quanto l’atteggiamento che fa la differenza. Chi gioca per passione tende a trarne vantaggio, mentre chi si sente obbligato può risentirne negativamente.

Ma quali sono i vantaggi derivanti dall’utilizzo dei videogame?

  • Miglioramento delle abilità visuospaziali: I videogiochi, soprattutto quelli open world, aiutano a sviluppare una maggiore capacità di orientarsi nello spazio, sia nel mondo virtuale che nella vita reale. Esplorare ambienti complessi nei giochi si traduce in una migliore comprensione degli spazi reali.
  • Potenziamento del problem solving: Molti giochi presentano sfide logiche e complessi enigmi da risolvere. Affrontare queste sfide stimola le aree del cervello coinvolte nella risoluzione dei problemi, migliorando le abilità logiche e creative.
  • Sviluppo delle abilità sociali: Videogiochi multigiocatore incoraggiano il gioco di squadra e la collaborazione. I giocatori imparano a comunicare, coordinarsi e risolvere problemi insieme, il che si riflette positivamente nelle loro capacità sociali e interpersonali.
  • Apprendimento attraverso il gioco: Alcuni videogiochi sono progettati per insegnare concetti storici, culturali o scientifici. Questi giochi educativi permettono ai giocatori di imparare divertendosi, ampliando le loro conoscenze su diverse tematiche.
  • Stimolo all’attività fisica: Non tutti i videogiochi richiedono sedentarietà. Alcuni titoli, come Pokémon GO e Wii Fit, promuovono il movimento fisico. Questi giochi incoraggiano l’attività e l’esercizio, dimostrando che il mondo videoludico può contribuire anche alla salute fisica.
  • Benefici per la salute mentale: Alcuni videogiochi sono stati progettati per aiutare le persone a combattere la depressione, l’ansia o altre condizioni mentali. Questi giochi offrono un modo interattivo per affrontare tali sfide e migliorare il benessere mentale.
  • Mantenimento delle capacità cognitive: I videogiochi possono mantenere il cervello attivo, stimolando la riflessione rapida, la presa di decisioni e la flessibilità mentale. Questi benefici si estendono anche agli adulti, aiutando a contrastare il declino cognitivo legato all’invecchiamento.

Spesso i videogiochi vengono incolpati per evitare di affrontare problemi reali. Il fenomeno dell’ hikkikomori o NEET, sebbene possa trovare uno sfogo nei videogiochi, è causato dalle costrizioni sociali che i giovani (e non solo) affrontano, portandoli a sentirsi persi e isolati in un mondo che non li comprende.

Non intendiamo negare che un uso eccessivo dei videogiochi possa comportare problemi, ma come avviene per molte altre attività, la chiave sta nell’equilibrio e nell’uso responsabile!

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